PARLIAMO DI CARBOIDRATI

La scelta fondamentale per ottenere progressi è quella di prediligere i carboidrati complessi in grado di mantenere un senso di sazietà più a lungo ed evitare picchi glicemici dove l’eccesso di insulina nel sangue porta a immagazzinare grasso corporeo. I carboidrati vengono digeriti dal nostro organismo tagliando le catene che li compongono e liberando “mattoncini” di glucosio. Il glucosio può essere così assorbito e passare nel circolo sanguigno, nel quale il suo livello è definito glicemia. La digestione dei carboidrati complessi è più lenta e laboriosa rispetto a quella dei semplici, perciò tali carboidrati determinano un innalzamento della glicemia più graduale (minor indice glicemico) e sono utili per il cosiddetto controllo glicemico. Per lo stesso motivo, essi sono responsabili delle sensazioni di sazietà prolungata, poiché il rilascio di energia che ne deriva è modulato nel tempo.
La fibra è un substrato ancora più eterogeneo dei carboidrati complessi ed il nostro organismo non è realmente in grado di processarla. Viene solo parzialmente digerita da batteri intestinali, per questo – a seconda delle tipologie – ha un apporto calorico contenuto (circa 2 kcal/g) o nullo rispetto ai carboidrati, un indice glicemico basso e determina un senso di sazietà molto significativo.
Le funzioni nell’organismo
Dopo digestione ed assorbimento, tutti i carboidrati che ingeriamo circolano nel nostro organismo in forma di glucosio. Il glucosio presente nel sangue viene gradualmente captato dai tessuti che ne hanno bisogno per produrre energia. Quello in eccesso va al fegato dove viene nuovamente assemblato e stoccato come riserva energetica in forma di glicogeno. Il glucosio è una fonte di energia indispensabile specialmente per i tessuti, come quello nervoso, che non sono in grado di sfruttare i grassi: è l’unico carburante utile per il cervello, ecco perché i carboidrati sono nutrienti che occupano una posizione predominante nella dieta.
Andiamo nel dettaglio…
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CARBOIDRATI COMPLESSI???
I carboidrati complessi sono per la maggior parte quelli che si trovano allo stato “naturale” o comunque poco lavorato, come pane e pasta integrali, crusca, frutta e verdura cruda. La loro struttura chimica e le fibre che contengono richiedono al nostro corpo un grosso lavoro per digerirle e questo aumenta il dispendio energetico del processo digestivo. Ciò significa che il nostro corpo brucerà più calorie per smaltirle e inoltre l’alto contenuto di fibre aumenta il senso di sazietà come ho spiegato in questo articolo.
Sono considerati buoni perchè:
• hanno un alto contenuto di fibre e nutrienti;
• hanno un basso indice glicemico;
• saziano tanto con poche calorie;
• stimolano il metabolismo in modo naturale.
CARBOIDRATI SEMPLICI ???
Sono formati da piccole molecole di zuccheri che vengono assorbite velocemente dall’organismo durante la digestione. Il loro contenuto energetico viene stipato nel corpo come glicogeno, che se non viene utilizzato subito si trasforma in grasso. Tra di essi compaiono tutti i cibi elaborati come pane bianco, dolci e merendine ma anche biscotti e cereali non integrali per la colazione, bibite gassate e succhi di frutta industriali.????
Sono considerati cattivi perchè:
• hanno uno scarso contenuto di fibre e nutrienti;
• inducono un alto indice glicemico;
• apportano molte calorie che vengono convertite in grassi;